volete muovervi a migliorare la mia vita che non ne posso più di lamentarmi?!

16 Gennaio, 2022

illustrazione: Hikimi

-La mente guida, il corpo obbedisce-
La mente è un’intricata giungla composta da liane e radici connesse tra loro regalo della storia dell’umanità e della nostra storia personale.

La storia dell’umanità ci dice che abbiamo bisogno di cibo, amore, rifugio e territorio sicuri, relazioni e benessere, la nostra storia personale (profondamente intrecciata con la storia sociale, economico-politica del momento in cui siamo nati) ci dice a cosa corrispondono e come appagarli.
Queste possiamo chiamarle anche rappresentazioni sociali, credenze, connessioni inconsce e acquisizioni profonde.
Profonde o inconsce non significa immutabili sia chiaro.

Ad esempio qualcuno potrebbe avere fatto una connessione amore=soldi e nel momento in cui li sente scarseggiare si sente in pericolo, solo e inizia a star male.
-La mente guida, il corpo obbedisce-
Qualcun altro potrebbe avere fatto la connessione cibo=lavoro e se teme di perderlo, o se lo perde sprofonda in uno stato di angoscia, la terra gli trema sotto i piedi e sta male.
-La mente guida, il corpo obbedisce-
O ancora, qualcuno potrebbe avere fatto una connessione relazioni=vita mondana/amicizie (non trovando appagamento nel partner) e se questa gli viene impedita potrebbe cadere in depressione, si sente in trappola e inizia a star male.
-La mente guida, il corpo obbedisce-
Non sto dicendo che queste reazioni siano errate, o che siano le uniche, le ho solo portate a mo’ di esempio per farvi capire come agiscono queste connessioni e come il corpo va dietro alla mente.

La verità è che non esiste prigionia peggiore di quella mentale.
È la nostra mente che ci vive
, e capirne i meccanismi di funzionamento, di attivazione biologica di programmi antichi o di un passato molto più prossimo è benefico per provare ad essere sempre più padroni della propria esistenza e vivere in un benessere interiore, che si riflette nel corpo.
-La mente guida, il corpo obbedisce-

La gran parte delle nostre preoccupazioni non ha senso di esistere, se non per noi stessi e se non nella nostra mente.
Tra la prima e la seconda opzione ce n’è sempre una terza e poi una quarta e la buona notizia è che i numeri sono infiniti.

Imparate i segreti del guscio che vi ospita, sennò sarebbe come vivere una vita intera dentro un cinema senza accorgersene e senza sapere che il film che state guardando lo potete cambiare e inoltre potete in qualsiasi momento andarvene.
Oppure vivere una vita avendo una Lamborghini senza sapere come accenderla e farla funzionare e trainarla con una corda attaccata alla schiena.
E per favore non ditemi “c’ho tanti di quei c***i che la metà basta” perché davvero questo non è il punto, li abbiamo tutti, ma la differenza sta tra chi sa come funziona la mente e chi si lascia assediare da essa.

Alcuni eventi sono solo attivanti esperienze o dolori antichi e non ne sono la causa.
A chi si sente oppresso, lo invito ad esplorare la propria infanzia alla ricerca del primo oppressore che ha incontrato.
A chi sente che la vita come è diventata ora è invivibile, così chiedo se fosse certo che quella di prima gli piacesse, se era quella che aveva scelto per sè stesso o se davvero la desiderava.
A chi soffre dentro casa con la sua famiglia chiedo come viveva lo stare in casa da bambino e quante volte prima dell’avvento del Covid aveva pensato al divorzio e non l’ha fatto.
Dare la colpa al Covid è un pessimo modo per fuggire da se stessi.

Siamo vivi, meravigliosamente vivi, le possibilità sono infinite, nessuno vi ha chiuso in gabbia, se qualcosa non vi piace ricordatevi sempre (sempre e per sempre) che potete vivere la vita di cui avete bisogno in qualsiasi momento cambiando scelte, cambiando luoghi, cambiando relazioni e che c’è una sostanziale ma fondamentale differenza tra bisogno e desideri che lo soddisfano.

Il lavoro sicuro non esiste soprattutto se per un cartoccio di patate (immagine simbolica) vi giocate dignità, volontà e potere decisionale, e vivere questa illusione può devastare ad alcuni un’esistenza intera.
Non sto parlando di vaccino.
No signori, perchè questo discorso lo faccio da anni.
Da quando mi sono giocata amicizie e relazioni decidendo di cancellarmi dalle graduatorie statali rinunciando di fatto ad un posto fisso nella statale 8 anni fa, e passando di fatto per quella a cui era scontato dire o lecito pensare “Ma chi si crede di essere?!”.
Mi ero cancellata perché non avrei mai messo sull’altare i soldi al posto dell’etica ed era quella che sentivo corrotta pesantemente stando dentro la scuola statale e assistendo a scene di quotidiana indignazione emotiva e guadagnare su bambini oppressi, io no, neanche per un secondo l’ho voluto.
Ho provato a star dentro e cambiare e non era semplicemente possibile, e specifico nella situazione, nel tempo in cui mi trovavo e con le risorse che avevo (non sto giudicando nessuno, sto raccontando una mia esperienza e mi auguro che il mio pensiero non venga strumentalizzato nè manipolato da errate interpretazioni) perché a me la regola non scritta “chiudi la porta della tua aula e non occuparti degli alunni delle altre maestre” non andava giù e quando sentivo urlare andavo a controllare e proteggere e credetemi, accadeva più spesso di quanto mi aspettassi, e quando ho iniziato a ritenerlo consueto e cosa diffusa e legittimata dove ero lì ho sentito che dovevo fuggire prima che il mio cuore diventasse di ghiaccio.

Non potrete cambiare gli altri e il mondo ma potete di certo e sin da ora volgere la vostra vita (“be the change you want to see”) nel rispetto della vostra sensibilità, umanità, intimità e dignità rispondendo a tutti i bisogni di cui sopra e questo per me, è già un mezzo miracolo.
-La mente guida, il corpo obbedisce-

Riassumerei quel che vedo nel mondo attuale attorno a me con una frase “volete muovervi a migliorare la mia vita che non ne posso più di lamentarmi?!”.
Sia chiaro che nessuno ve la cambia e tanto più cedete porzioni della vostra vita tanto più farete fatica a riprenderla in mano.
Ma per favore, non demordete perché l’unica speranza che abbiamo è quella in ciascun uomo e donna.
Non smettete di vivere, non smettete di sognare, non smettete di realizzare i vostri sogni, non smettete di mutare, la coerenza può diventare ottusità e non virtù.
Vi abbraccio e mando tanta forza.

Non volevo fare la predica ai lamentosi, nè agli ignavi, tantomeno ai corrotti o a chi è sceso a compromessi, voglio loro un bene grande come il cosmo, provo vicinanza ed empatia, volevo piuttosto darvi la prospettiva che la grande totalità di quel che sentite o vivete non sta accadendo, se non per vostra volontà e dentro di voi, che potete scegliere e cambiare, volevo darvi una prospettiva di speranza, di possibilità, di terze scelte pronte ad accogliervi.
Da qui, tutto può cambiare.
-La mente guida, il corpo obbedisce-

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