
una scuola di qualità, passa attraverso il benessere psichico delle insegnanti
04 Settembre, 2019
04 Settembre, 2019
Illustrazione: https://www.instagram.com/cloudy_thurstag/
La scuola è un organismo composto da bambini, genitori e insegnanti.
Potremmo aggiungere che la scuola è uno degli organismi sociali e relazionali più complessi che esista, dove ciascuno mette in gioco ciò che di più prezioso ha.
I genitori mettono in gioco i bambini, la loro più grande gioia e dono.
I bambini mettono in gioco la loro vita, il loro futuro, la loro crescita.
Gli insegnanti mettono in gioco la loro professionalità, umanità, moralità e dignità personale.
E sono proprio questi ultimi ad avere la maggiore responsabilità nel funzionamento di una scuola.
Ogni insegnante, quotidianamente ha il dovere di vedere e riconoscere ogni bambino, rispettare la sua persona e il suo sistema familiare di riferimento.
Ogni insegnante, quotidianamente, deve riuscire a mettere da parte i propri problemi personali ed occuparsi dei bambini.
Ogni insegnante, quotidianamente, deve riuscire a discernere tra la storia dei bambini e le proprie risonanze emotive.
Ogni insegnante, quotidianamente, è sottoposto a costanti sollecitazioni di stress emotivo ai quali deve reagire immediatamente con calma, lucidità e saggezza.
Ad ogni insegnante, quotidianamente, è richiesto di essere impeccabile e qualora non avvenga, ogni singolo merito viene detratto per un conto finale che rischia il bollino rosso.
Ma più importante di tutti, ogni insegnante, ogni giorno, ha il diritto di essere umano.
E come essere umano, può capitare di cadere, inciampare, sentirsi scoraggiato, affranto o avere difficoltà con qualche bambino o situazione familiare.
E allora che fare? Spesso si sente parlare di burn out, di abusi psicologici e nel peggiore dei casi fisici. Si parla di supporto psichico alle insegnanti, telecamere e supervisioni.
Si parla, spesso troppo, rispetto alle reali misure di azione e gestione della situazione.
Oggi voglio portarvi una testimonianza, il racconto di quello che succede ad un insegnante a Serendipità, una scuola-comunità dinamica.
A Serendipità, sono state messe in atto delle misure per sostenere le insegnanti a mantenere un benessere interiore che consenta di svolgere al meglio il proprio lavoro.
Con queste misure, siamo riusciti a creare un’équipe compatta, unita e sorridente. Riusciamo a sostenere gli insegnanti nel loro compito, per nulla facile, di gestione emotiva e relazionale.
Abbiamo notato che non solo è migliorata la qualità del benessere professionale, ma anche di quello personale e familiare di ciascun maestro.
Crediamo profondamente che l’insegnamento sia un prezioso lavoro di sostegno verso l’umanità, ma crediamo anche che valga la regola che non si può aiutare nessuno, se prima non si aiuta se stessi, altrimenti il rischio è quello di spostare le proprie problematiche sugli altri, farsi carico di disagi altrui per non vedere i propri, creare dinamiche di dipendenza poco sane che esulano dal rapporto professionale e umano genitori-insegnanti.
Nella nostra visione, la scuola è uno dei pilastri principali per edificare una società di pace e tolleranza, ma per poter sostenere tale compito, le insegnanti necessitano di strumenti, accoglienza, premure e riconoscimento.
Noi ci crediamo profondamente e rimaniamo a disposizione di chiunque per raccontare la nostra esperienza e sostenere chi ne ha bisogno.
I contenuti presenti sul blog “Hundreds of Buddhas” sono di proprietà di Emily Mignanelli.
È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma.
È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.
Diventa un sostenitore di questo blog su Patreon e potrai accedere a contenuti speciali: https://www.patreon.com/hundredsofbuddhas
Per te è come se fosse un caffè al mese, per me è la possibilità di continuare a scrivere e condividere liberamente gli articoli.
Iscriviti alla nostra newsletter