
Lettere anonime per guarire #2
06 Maggio, 2024
Illustrazione di: Emilia Schettino
Cara mamma bambina,
ho deciso oggi di scriverti questa lettera perché ho bisogno di comunicare con te.
Non riesco ancora a comunicare con te mamma adulta, per cui intanto provo a farlo con la te bambina che sei stata.
Io, figlia di te mamma adulta, sento il bisogno di entrare in comunicazione con te, cara mamma
bambina.
Non credo che tu sia mai riuscita a farlo ma io ci sto riuscendo solo adesso.
Voglio dirti che provo una profondissima compassione per la bambina che sei stata.
Parlare con tua mamma, mia nonna, mi ha aperto le porte per me fino ad ora inaccessibili della comprensione, dell’accoglienza e della compassione.
Provo compassione per una bambina venuta al mondo ‘per caso’ e non chiamata alla vita dall’amore e dalla consapevolezza di una mamma e di un papà che fanno spazio nelle loro vite.
Provo profonda compassione per una bambina alla quale è stata attribuita la colpa, ovviamente in modo inconscio, di aver tolto il nutrimento al fratello.
Provo compassione per una bambina la cui mamma non é riuscita ad allattarla per più tempo, come avrebbe voluto.
Provo compassione per una bambina che veniva lasciata piangere la notte quando stava solo rielaborando tutto il suo dolore.
Provo compassione per tutta quella che é stata la tua storia di bambina.
Per la perdita di un papà, quando avresti solo voluto averlo accanto e per non aver avuto una mamma amorevole e piena di cure che ogni bambino avrebbe voluto al proprio fianco.
La tua mamma e il tuo papà erano in realtà troppo occupati a risolvere le loro storie non elaborate per vedere te bambina con i tuoi bisogni.
Loro semplicemente non avrebbero potuto fare altro…
Mentre nonna raccontava la tua storia, sono riuscita a provare tutto il tuo dolore di bambina, di una
bambina smarrita e spaventata, perché quel dolore, cara mamma, l’ho vissuto tutto anche io in ogni sua
sfumatura e declinazione.
Provo tanto dolore e compassione perché nessun bambino dovrebbe vivere quello che hai vissuto tu.
Un sentito pieno di dolore e di sensi di colpa per essere venuti al mondo pur non essendo stati cercati. Un sentito di sofferenza per aver creato scompiglio in una famiglia che credeva di essere in equilibrio. Nessun bambino dovrebbe essere chiamato alla vita senza una profonda connessione con un sentito di amore e di luce.
Tutto il tuo dolore, cara mamma bambina, te lo sei portata dentro per tutta la vita.
Te lo sei portata dietro come un enorme zaino pesantissimo che non hai mai scaricato e che hai continuato a riempire e a riempire fino a diventare insostenibile.
Nessuno è in grado di rielaborare la tua storia se non tu stessa.
Ogni bambino ha diritto alla narrazione della sua storia.
E non esistono storie migliori delle altre ma solo storie.
Storie personalissime ed uniche, solo storie.
Alla luce di queste nuove consapevolezze, cara mamma bambina, accolgo tutto il tuo dolore e
provo ad offrirtelo come un dono, non come un peso.
Che sia uno spiraglio di luce e di nuove consapevolezze.
Non c’é mai fine alla possibilità di elaborare la propria storia finché c’é vita.
Una vita che in ogni caso vale la pena di essere vissuta ma che nessun altro può vivere al posto tuo facendoti felice.
Ti prego di accogliere questo mio dono cara mamma e di accogliere la bambina che sei stata con tutto il suo dolore.
Accoglila e guardala con tutta la compassione che sto provando io in questo momento.
Non c’é odio, non c’é rammarico ma solo comprensione per un vissuto molto pesante che però può essere elaborato.
Ti auguro cara mamma di riuscire a guardare una volta per tutte questa bambina, come la sto
guardando io.
Ti auguro di poterla accogliere e riconoscere in tutto il suo vissuto.
Ti auguro di poterle donare pace e serenità, perché prima o poi, dopo averla riconosciuta, dovrai lasciarla andare.
E ti auguro di poter ricominciare a respirare…
Questa lettera è stata scritta da una persona che sta rielaborando la propria storia infantile.
Con coraggio sta riaprendo le pieghe della memoria per cercare e poi affrontare ferite e dolori sospesi, perché ogni movimento interiore interrotto è un fantasma che ci perseguita e boicotta la nostra quotidianità.
Se vuoi far arrivare alla persona che l’ha scritta la tua vicinanza, emozione o comprensione, puoi scrivere una lettera e spedirla a:
Corallo
via 5 Torri 35
Osimo AN 60027.
Noi provvederemo a fargliela avere.
Se desideri condividere un tuo testo come esercizio di guarigione puoi scriverci a emily@pedagogiadinamica.previewsite.dev
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