
Natale è la festa dei bambini
24 Dicembre, 2024
illustrazione: Gemma Koomen
Inizia la notte dei desideri.
Dei sogni attesi e di quelli sorprendenti.
Speranze in attesa della stagione del raccolto, mentre inizia la magia che attendiamo ogni anno per un anno intero.
Quella dei regali che fuoriescono dai nascondigli per fingere di esser nati da un pensiero sospeso nella notte.
La magia di qualcuno che ci ha pensati e ha cullato l’idea di strapparci un sospiro di beatitudine.
La magia del sentirci famiglia, tutti uniti in una casa calda e pensata per ognuno di noi.
Ma soprattutto la magia dell’infanzia.
Natale è la festa dei bambini e delle famiglie che vi si stringono attorno.
Questa era la chiarezza che avevamo da bambini e che tanto cerchiamo ancora.
Quella che tiene in assedio il nostro cuore e che ha colonizzato l’immaginario collettivo.
A Natale venivamo visti.
In piccole cose: un gioco che desideravamo, un cibo amato, uno sguardo da ogni parente.
Fiondarsi giù dal letto e svegliare tutti senza timore di farli arrabbiare, giocare a tombola e rilanciare il bis una partita dopo l’altra, sfruttando il clima goliardico tra gli adulti che allora non potevamo capire esser connesso anche alle massicce dosi di cibo e alcool.
I bambini sono felici degli adulti accanto e si convincono che anche la loro gioia sia connessa a questo, e forse hanno ragione a pensarlo.
I bambini raramente sbagliano quando sentono le emozioni dentro e attorno a sé.
A Natale siamo tutti più buoni significa che a Natale siamo tutti un po’ più bambini, più vicini di ieri e di domani alla nostra infanzia. Perché anche questo si sa, tutti i bambini suono buoni.
In quella bontà i bambini sognano la pace nel mondo, ma anche solo nel cuore dei loro genitori.
Nelle lettere per Babbo Natale, i loro aneliti più preziosi, le loro intime preghiere di ritrovato benessere.
I bambini pregano più per gli altri che per se stessi, credo perché intuiscano la profonda connessione tra un tu che sta bene e un io che posso fare altrettanto solo in stretta dipendenza dal tuo stato.
Domani accontentiamoli, festeggiamoli insieme i bambini con i loro sogni e offriamo sul tavolo le nostre migliori portate emotive, morali, sociali.
Domani, per un giorno, ricordiamoci davvero come era essere bambini.
Sentiamolo invece di pensarlo e una volta afferrato quel sentimento, indossiamolo.
Proviamo a farli sentire apprezzati, non valutati.
Non chiediamo a nessun bambino di cantare, recitare, ripetere.
Evitiamo di trasformarli in trofeo di fronte agli altri. Domani niente cacciatori di frodo alle tavole.
Nessuna tensione se non vogliono più mangiare ma giocare, è la loro festa.
Su i sorrisi quando saranno stanchi e provati e piangeranno.
Alziamoci e stiamo con loro facendoli sentire ascoltati e giusti, perché non può mai essere un errore provare un’emozione.
Tralasciamo commenti, battute, sarcasmi e ironie facili.
I bambini capiscono tutto e tutti, soprattutto quando si ride di loro.
Facciamogli un regalo ambito e desiderato.
Per un giorno proviamo ad essere alla loro altezza.
Proviamo a non tradirli, a non ledere quel sistema così prezioso e delicato.
Vedrete stelle di natale fiorire, pandori danzare, alberi cantare.
Domani, la festa dei bambini, mentre per noi è l’era della nostalgia, ma davvero, se ci crediamo, possiamo ritornare piccoli. Questo dicono le storie, le leggende, Babbo Natale in primis, se ci credi davvero può accadere. Impieghiamo qui le nostre energie, a crederci davvero, che un Natale di rispetto, presenza piena e limpidezza negli intenti può esserci.
Tornate bambini tra i bambini e fate azioni sognate che potrebbero cambiarvi la vita.
Abbracciate vostro padre e rimanete sul suo petto per secondi e secondi, chiedete alla nonna di raccontarvi qualcosa che non ha mai detto a nessuno, chiedete allo zio strano se crede nell’amore.
Scandite cosa sentite, cantate chi siete e improvvisate un balletto trascinando con voi tutti i parenti.
Liberate il vostro cuore e non fingete di essere l’immagine che si aspettano che voi siate.
Regalatevi di esser uno domani, voi e il bambino che siete stati, uniti in un sodalizio strepitoso.
Se a Natale si festeggiano i bambini, non dimenticate di esserlo.
Bambino, tra i bambini, nel canto più ipnotico che c’è, quello della speranza vitale che gli adulti possano mantenere viva la presenza ogni istante di ogni giorno.
Buon Natale a tutti,
che possa la vostra infanzia illuminarvi.
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